sabato 8 febbraio 2014

WTF video of the week, ovvero trovare il senso della vita nei video della rete

Più di un anno fa venni chiamato da un'emittente che non nominerò (anche perché non la conosce nessuno) a lavorare come autore per un simpatico programma.
Ormai ce ne sono parecchi in giro e la loro struttura è una limpida dichiarazione sullo stato di salute della TV: conduttori televisivi che commentano video presi dal web.
Perciò per un mesetto buono feci quello che faccio gratuitamente da più di una decina d'anni (e credo di non essere il solo): sprecare un po' di vita a guardare video su internet.

Tralasciando gli evidenti risvolti psicotici (sui quali sarebbe bello indagare con qualcuno di competente - magari una volta a settimana - probabilmente a pagamento) dello stato di trance che tale attività produce, posso oggi affermare di essere stato piuttosto aggiornato sui video più imbecilli di quel preciso periodo.



In questa mia rubrica del venerdì (che pubblico di sabato con buona pace dei miei colleghi Noizevilliani, grazie ragazzi per la comprensione), mi piacerebbe regalarvi alcune delle perle che più di altre hanno colpito il mio animo stupidino.

I video erano suddivisi in sezioni: Epic Fail, Scherzi del menga, Guida sicura, Mens Sana, Stasera non bevo... ma la più amata dai sette telespettatori che ci seguivano era senza dubbio la sezione Perché?, dove la componente comica era fondata sull'assoluto nonsense.

Il video che più ricordo con gioia, e che non manco mai di mostrare agli amici appassionati di teatro, si intitolava putacaso "WTF (what the f*ck) video of the week", o in altre versioni "It's dinner time".
Ah ah ah ah. :-D
Scusate.

Trattasi del breve estratto di uno spettacolo teatrale (diciamo di genere sperimentale post-post-post moderno) e sembra la realizzazione dell'incubo di tutti quelli che non vanno mai a teatro per paura di trovarsi di fronte ad un Beckett recitato da due scope di saggina.

Il video comincia con un uso quantomeno scorretto del microfono da parte di un'attrice stampellata e prosegue con l'ingresso di una rella appendiabiti, lasciata con grazia da un delizioso ballerino.
E poi entra lui, il genio. Si posiziona sotto la rella e, dopo aver lanciato in platea uno sguardo grondante orgoglio (lui sa cosa sta per succedere) ci regala a 0:40 uno dei momenti più indimenticabili della storia dell'entertainment.


C'è anche spazio, in coda, per un momento musicale molto intimo.

Non aggiungo altro, eccovelo.



Dopo una scoperta del genere ci si sente in dovere di rintracciare la fonte e seguendo le tracce di altri estratti, più corposi, di questa meravigliosa piece, non è stato difficile risalire all'autrice: Marie Chouinard, ballerina, coreografa e regista canadese.
Lo spettacolo è del 2005, si intitola bODY_rEMIX/gOLDBERG_vARIATIONS e su Youtube c'è anche la versione integrale.

Ora scappo che è ora di cena. Dove ho messo la rella?









Pax





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